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Coppa UEFA - A Kiev un 1-1 che fa felice lo Shakhtar

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fortunato93
view post Posted on 2/5/2009, 15:13




In palio c'è la prima finale di sempre per una formazione ucraina in Uefa: le due squadre sono le vere dominatrici del loro campionato. Insieme hanno vinto 16 delle 17 edizioni disputate e ora cercano la benedizione in campo europeo. In uno stadio Valeri Lobanovski pieno in ogni ordine di posto (biglietti andati in fumo in pochissimo tempo già due settimane fa), la partita fatica però a prendere il volo.

Semin per la sua Dynamo fa affidamento sul duo d'attacco formato da Bangoura, attaccante della Guinea, e Milevskiy talento ucraino, mentre Lucescu, vecchia volpe del calcio di mezza Europa, vara un'altra volta la formula-Brasile, schierando contemporaneamente Ilsinho, Fernandinho, Jadson e Luiz Adriano davanti.

L'avvio è tutt'altro che a tinte verdeoro però: le squadre, pur conoscendosi molto bene (è la sfida numero 136 l'una contro l'altra), passano i primi venti minuti a studiarsi. Poi però i padroni di casa si svegliano e occupano stabilmente il campo avversario, la Dynamo pressa molto e passa al minuto 23: Aliyev fa partire un missile da calcio piazzato, la palla è deviata prima da Bangoura e poi dal difensore dello Shakthar Chyhrynsky, sfortunato a indirizzare la sfera dietro le spalle di Pyatov. E' il gol dell'1-0.

Ci si attenderebbe una risposta dai Lucescu-boys ma non è così: Milevskiy, Bangoura e Aliyev fanno vedere tutti belle cose, la Dynamo è per larghi tratti padrona del campo, ma non riesce a concludere il cosiddetto 'ultimo passaggio'. Alla conclusione ci arriva invece lo Shakhtar e se al 30' il tiro di Fernandinho fa solo il solletico a Bogush, qualche minuto dopo lo stesso portiere della squadra di Kiev si deve superare in uscita su Luiz Adriano. Correa dall'altra parte mette paura a Pyatov, che neanche si muove al 45' quando il centrocampista della Dynamo fa sibilare un gran destro al fianco del palo opposto.

I due allenatori rimescolano le carte nella ripresa (fuori Luiz Adriano e Bangoura, dentro Gladkiy e Ghioane), il ritmo si alza e lo Shakhtar prova finalmente a reagire: è Lucescu infatti ad azzeccare la mossa giusta, inserendo un altro brasiliano (il quinto a sua disposizione) . E' il neoentrato Willian infatti ad azzeccare l'accelerazione giusta sul servizio di Jadson: al 68' Willian mette al centro per il connazionale Fernandinho. Per lo Shakhtar è il gol che gira la partita, per la Dynamo una mazzata da cui difficilmente si può riavere.

Semin infatti lascia il povero Milevskiy tutto solo là davanti e il talentuoso numero 25, pur bravissimo, non può fare la differenza senza un degno aiuto: Aliyev prova a proporsi e al 78' sfiora il gol del 2-1. Pyatov però è bravissimo a rispondere 'presente' e a ipnotizzare il tentativo dell'avversario, ben servito dal solito Milevskiy.

Il risultato non cambierà più: finisce 1-1, un punteggio che non può che far sorridere Mircea Lucescu, che potrà preparare il match di ritorno con la consapevolezza che anche se non si sblocca la qualificazione è sua. Alla Dynamo di Semin rimane l'amaro in bocca di non aver chiuso un match dominato, almeno per buona parte del primo tempo.
 
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